Goethe, Johann Wolfgang : von
Milano : A. Mondadori, 1983
Abstract/Sommario: Il 3 settembre 1786 Goethe partì improvvisamente dal Granducato di Weimar per l'Italia dove si trattenne per circa un anno e mezzo. Durante il suo soggiorno il poeta tedesco scrisse tutta una serie di appunti e di lettere che sono alla base del "Viaggio in Italia". Ritenere tuttavia che quest'opera sia soltanto un diario di viaggio sarebbe tanto fuorviante quanto pensare che il soggiorno italiano di Goethe rappresenti il classico tour che i rampolli di buona famiglia d'oltralpe intrapr ...; [Leggi tutto...]
Il 3 settembre 1786 Goethe partì improvvisamente dal Granducato di Weimar per l'Italia dove si trattenne per circa un anno e mezzo. Durante il suo soggiorno il poeta tedesco scrisse tutta una serie di appunti e di lettere che sono alla base del "Viaggio in Italia". Ritenere tuttavia che quest'opera sia soltanto un diario di viaggio sarebbe tanto fuorviante quanto pensare che il soggiorno italiano di Goethe rappresenti il classico tour che i rampolli di buona famiglia d'oltralpe intraprendevano per completare la loro formazione. Il "Viaggio", che fu pubblicato da Goethe in due riprese (1816-1817 e 1829) - dunque più di vent'anni dopo il suo soggiorno -, si colloca in realtà tra l'autobiografia, il romanzo di formazione, il saggio e il diario di viaggio. Sulla scorta dei documenti rimasti e soprattutto sull'onda del ricordo, la scrittura chiara e leggera nella descrizione del paesaggio, delle città e dei monumenti e opere d'arte significativi agli occhi di Goethe, nella narrazione di una vita sociale appagata, nel racconto di episodi singolari (l'incontro con l'arpista bambina, la visita alla famiglia di Cagliostro), di avventure e disavventure e nella descrizione di molteplici sensazioni visive, olfattive e uditive (a Venezia il canto dei gondolieri, a Palermo gli effluvi sprigionati dalla flora del giardino pubblico). Tale tessuto narrativo rimanda però a una struttura più profonda, a quei principi etici ed estetici che costituiscono la vera 'Bildung', che Goethe ottantenne ritiene ancora validi e che sono o espressamente menzionati o mediati appunto dagli episodi, dalle avventure, dalle sensazioni, dalle descrizioni del paesaggio, delle città, del patrimonio artistico e culturale italiano e del retaggio greco-latino in Italia.