Schmitt, Carl
Un giurista davanti a se stesso : saggi e interviste
Vicenza : Neri Pozza, 2012
Abstract/Sommario:
Chi è Carl Schmitt? Il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? Il pensatore geniale che ha incrociato le personalità più significative del suo tempo, da Benjamin a Heidegger, da Taubes a Ernst Jünger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimità giuridica al nazismo? Il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo definì Karl Löwith, un occasionalista incerto e priv ...; [leggi tutto]
Chi è Carl Schmitt? Il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? Il pensatore geniale che ha incrociato le personalità più significative del suo tempo, da Benjamin a Heidegger, da Taubes a Ernst Jünger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimità giuridica al nazismo? Il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo definì Karl Löwith, un occasionalista incerto e privo tanto di convinzioni che di scrupoli?
I testi e le interviste qui raccolti cercano di dare una risposta a queste domande, proponendo una nuova immagine di una delle personalità più discusse e attuali del pensiero politico-giuridico del XX secolo. Nel teso contrappunto fra le maschere mitologiche che egli indossa nelle interviste e i testi cruciali e più segreti del suo pensiero, compreso quelli in cui egli è più vicino al nazionalsocialismo, Schmitt non appare più come il teorico del decisionismo, che ha pensato la sovranità come decisione sullo stato di eccezione e la politica come cesura fra l'amico e il nemico, ma come una figura amletica e incerta, che, nell'Europa stretta nella morsa del fascismo, cerca un impossibile varco fra legalismo e stato di eccezione, diritto e violenza. Per questo egli deve assumere la maschera di Benito Cereno, l'infelice capitano del racconto di Melville, che si trova a dover fingere di comandare una nave, il St. Dominick, che è caduta nelle mani degli schiavi in rivolta. Questa nave è, secondo Schmitt, il diritto pubblico europeo, condannato a una rovina che il giurista sa essere ineluttabile; ma è anche, la nave Europa, ancor oggi lacerata fra uno stato di eccezione che è diventato la regola e una rivoluzione mondiale che assume sempre più la maschera della legalità.
[comprimi]