Cancik-Kirschbaum, Eva Christiane
Gli Assiri
Bologna : Il mulino, [2007]
Abstract/Sommario:
"Dalle mura lo sguardo spaziava libero su un'ampia pianura che si estendeva a occidente fino all'Eufrate perdendosi nella foschia lontana. Le rovine di antiche citt? e villaggi si ergevano ovunque. Quando il sole tramont?, contai pi? di cento colline, che gettavano lunghe ombre scure sulla pianura. Erano i resti della civilt? assira...": con queste parole l'archeologo inglese Austen Henry Layard, intorno alla met? del XIX secolo, descriveva l'impressione suscitata in lui da quella stri ...; [leggi tutto]
"Dalle mura lo sguardo spaziava libero su un'ampia pianura che si estendeva a occidente fino all'Eufrate perdendosi nella foschia lontana. Le rovine di antiche citt? e villaggi si ergevano ovunque. Quando il sole tramont?, contai pi? di cento colline, che gettavano lunghe ombre scure sulla pianura. Erano i resti della civilt? assira...": con queste parole l'archeologo inglese Austen Henry Layard, intorno alla met? del XIX secolo, descriveva l'impressione suscitata in lui da quella striscia di terra che fu il centro dell'antica civilt? assira, fiorita in Mesopotamia tra il III e il I millennio a.C. Il libro espone sinteticamente, ma con grande ricchezza di informazioni, quanto si sa oggi su questo impero favoloso, sulla sua parabola, la sua organizzazione, la sua cultura.
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